Bird Control

 

DEFINIZIONE DI BIRD CONTROL

Nello specifico il BIRD CONTROL è l’allontanamento delle specie animali (es. colombi, corvidi, gabbiani, storni, etc) considerate “nocive” o “infestanti” – poiché presenti in un’area in quantità sgradevoli o persino insostenibili, e in una modalità di svantaggio per la salute dei residenti, o distruttive per l’agricoltura, l’ecosistema e/o la zootecnia – mediante l’utilizzo di rapaci opportunamente addestrati, guidati da un team di Falconieri professionali esperti in opere di bonifica, in grado di coordinare un intervento personalizzato in base alla location (il contesto rurale è diverso dal contesto urbano), alla tipologia di infestante (ogni specie da affrontare ha le proprie peculiarità) e al grado di infestazione, se minore, media o grave. L’intervento è completamente privo di impatto ambientale, ma ha efficacia se operato in determinate modalità, in determinate tempistiche, con l’ausilio di determinati rapaci, e se al termine della bonifica si prevede un’opera di “mantenimento” che dissuada gli infestanti a tornare successivamente.

 

DIFFUSIONE E PERICOLOSITA’ DEGLI INFESTANTI

In natura sono presenti specie nocive per la salute degli umani e degli animali domestici, nonché dannose per l’agricoltura, la zootecnia e l’ecosistema, recando gravi danni – diretti e indiretti – per l’ammontare di cifre annuali tutt’altro che irrisorie. Danni alle infrastrutture, ai centri abitati, ai macchinari, alle coltivazioni, al bestiame e alla fauna autoctona. Fino a pochi anni fa il problema era sufficientemente contenuto, al punto da poterlo quasi ignorare, ma negli ultimi tempi il livello degli infestanti ha prodotto tali disastri e tali disagi da non poterlo più sperare un fenomeno passeggero, raggiungendo un numero di capi non indifferente. In particolare per “infestante” intendiamo: colombi, corvidi, gabbiani, storni, i quali rappresentano le categorie attualmente più diffuse e problematiche in tutta Italia. A causa dell’inquinamento, della cementificazione, dell’espansione umana e del bracconaggio il numero dei predatori naturali in grado di contenere queste specie si è fortemente ridotto negli ultimi 100 anni, e si sta riducendo drasticamente di stagione in stagione, al punto da rappresentare una catastrofe per l’ecosistema. Come se non bastasse, al danno si unisce la beffa, poiché la maggior parte degli infestanti trova invece un habitat confortevole nei centri abitati, nei rifiuti e nell’agricoltura, e la drammatica riduzione dei predatori naturali non fa che favorire l’espansione incontrollata di queste specie, che sfortunatamente sono fortemente prolifiche, adattabili e fertili. La maggior parte dei predatori è molto selettiva nella scelta del partner e del nido, produce pochi figli l’anno, i quali diverranno fertili in tempistiche molto meno brevi degli infestanti, e quasi sempre si trovano confinate nelle campagne e in montagna, poiché i predatori mal sopportano il trambusto, la presenza dell’uomo, i veicoli e tutta una serie di fattori che invece offre riparo ai nocivi. I predatori inoltre hanno una catena alimentare molto rigida, contrariamente ai nocivi, che perlopiù sono onnivori, o estremamente adattabili. Riproducendosi con impressionante fertilità, senza tante esigenze sul sito di nidificazione e sulla scelta del partner, in maniera del tutto incontrollata e con la quasi totale assenza di predatori in grado di controllarne il numero, l’essere umano si trova a convivere nella quotidianità con specie che non offrono nessun “vantaggio”, ma in più causano una serie di danni che rendono pesante la convivenza. Per citare un esempio lampante, agli occhi di tutti, in particolare i colombi sono diventati un fardello impressionante per i centri abitati e le aziende, eppure nonostante i tanti espedienti tentati per fare fronte al problema, di generazione in generazione i nocivi si sono evoluti nell’adattarsi e nell’ignorare gli interventi umani. Ma non soltanto: i gabbiani hanno preso possesso delle discariche, i corvidi, i gruccioni e gli storni causano ogni anno milioni di euro in danni all’agricoltura, le nutrie provocano gli ingorghi dei corsi d’acqua e il cedimento degli argini, per non contare i roditori, protagonisti di importanti epidemie in tutto il mondo. E non si parla soltanto dei danni alle strutture e dei disagi estetici causati dalle deiezioni, ma anche di importanti malattie per gli umani e per gli animali domestici: tramite gli escrementi e i fluidi (feci, urina, sangue, saliva) e i parassiti esterni ed interni (pidocchi, zecche, cimici, acari, vermi, etc) i nocivi rappresentano veri e propri veicoli di trasmissione di gravi patogeni, del tutto incompatibili col benessere che tanto abbiamo faticato per raggiungere nell’epoca moderna; i più colpiti risultano i bambini, gli anziani e gli immunodepressi, ma non sottovalutiamo come gli infestanti veicolino germi e parassiti nelle nostre case anche tramite una semplice passeggiata: portiamo ogni giorno nelle nostre case dei patogeni tramite le scarpe e gli indumenti che indossiamo, o facendo semplicemente passeggiare il cane per la strada; per non contare il pulviscolo atmosferico, apparentemente innocuo: tramite il vento e la polvere, pensiamo a quanti elementi ci raggiungono attraverso una semplice finestra aperta, poiché sul tetto hanno nidificato i colombi o in soffitta è presente una vivace colonia di topi. Le patologie più diffuse portate dagli infestanti citati sono: salmonellosi, encefalite, tubercolosi, vaiolo, criptococcosi, clamidosi, coccidiosi, istoplasmosi, ornitosi, aspergillosi, candidosi, e molte altre ancora. Eppure proprio qui può intervenire l’uomo: se le circostanze hanno ridotto drasticamente il numero dei predatori naturali degli infestanti, il Bird Control, utilizzando rapaci opportunamente addestrati e coadiuvati da Falconieri esperti, si pone l’obiettivo di far fronte al diffondersi delle specie che storicamente hanno portato all’uomo perlopiù malattie, danni e svantaggi, utilizzando i loro “nemici naturali”. Ogni specie vede in azione un predatore specifico, per questo il team dei Falconieri deve pianificare accuratamente l’intervento in base a tutti i fattori della situazione, poiché ogni intervento risulta unico nel suo genere, con esigenze specifiche alle quali bisogna adattarsi durante l’intero periodo dell’intervento, in maniera dinamica, conoscendo sia i rapaci coi quali si opera, sia gli infestanti contro i quali si interviene, in particolare le abitudini e le reazioni, affinché si possa ottenere la bonifica dell’area prescelta.

INTERVENTO 100% NATURALE

L’uomo può avvalersi dell’aiuto della natura: per nostra fortuna tutte le specie maggiormente dannose per il nostro benessere hanno il terrore dei rapaci, ragion per cui un team di Falconieri può pianificare un’opera di bonifica quando le circostanze riducono drasticamente – o addirittura estinguono – i predatori naturali degli infestanti da un’area, che pertanto viene colonizzata fino a livelli insostenibili. Se dei rapaci appositamente addestrati a questo impiego vengono guidati da Falconieri esperti, il Bird Control risulta un’operazione 100% naturale e completamente priva di impatti ambientali o estetici, poichè non utilizza veleni, spuntoni, segnalatori acustici o altri ausili: dimenticate dissuasori a spillo, dissuasori elettrici, reti, cavi, filo ballerino, prodotti anticoncezionali e spaventapasseri, che sfortunatamente presto vengono bypassati e ignorati da queste specie, abituate ad adattarsi e a trovare continuamente soluzioni. Il Bird Control ripropone le condizioni di equilibrio fra preda e predatore, com’era in origine. La presenza fisica di un predatore introdotto improvvisamente in un’area colonizzata da animali abituati all’abbondanza e alla tranquillità ha un forte impatto psicologico sugli infestanti ed è l’unica soluzione valida per risolvere il problema alla radice, se correttamente eseguita, poiché lo stress causato dalla predazione inibisce l’appetito, il sonno e gli ormoni, ragion per cui anche senza azioni cruente è possibile obbligare la migrazione degli infestanti facendogli capire di aver perso le certezze sulle quali contavano per la loro espansione. Il Bird Control in Italia rappresenta convenzionalmente solo “l’allontanamento e la dissuasione” degli animali nocivi da un’area determinata: lo spavento provocato da un predatore immesso in una zona altrimenti tranquilla e senza reali fonti di pericolo normalmente basta agli infestanti per allontanarsi spontaneamente, cercando altrove le stesse sicurezze ormai perdute nel punto di ispezione dei predatori. Il Bird Control non rappresenta un pericolo né per gli abitanti della zona né per gli animali domestici, poiché si avvale di rapaci nati e cresciuti accanto all’uomo e ai maggiori animali a noi cari; i nostri rapaci vengono socializzati ai cani, ai gatti, ai cavalli, ai bovini e alle altre specie che devono imparare ad ignorare, pertanto non si mostrano ostili nei confronti di coloro che possono svolgere le loro attività tranquillamente, senza badare ai Falconieri in opera. Il team in azione normalmente si adatta alle attività quotidiane dell’area dove opera, fino a risultare “invisibile”. Quasi tutte le specie che hanno colonizzato i nostri centri abitati e le nostre campagne coltivate sono molto intelligenti e nei decenni hanno capito che l’essere umano gli fornisce tutto quello di cui hanno bisogno; paradossalmente proprio noi spaventiamo e allontaniamo i loro predatori: i rapaci che si addentrano nelle città sono rarissimi, tant’è che si conoscono pochissimi casi e oltretutto in calo, ragion per cui gli infestanti hanno tutte le motivazioni di voler vivere in simbiosi con noi, approfittando delle nostre comodità e della nostra sovrabbondanza per condurre una vita lunga e serena, senza faticare a trovare il cibo che spesso proprio noi gli forniamo, sbattendo le tovaglie fuori dalla finestra, gettando impropriamente i rifiuti o foraggiandoli nei parchi. La loro vivace intelligenza li porta ad abituarsi ai segnalatori acustici, ai palloni, agli spaventapasseri, all’elettricità, a scavalcare gli spuntoni e ad infilarsi in ogni sorta di pertugio per accedere a luoghi riparati e confortevoli nei quali dormire e nidificare senza pericoli. L’evoluzione li ha portati ad abituarsi all’inquinamento, alla chimica e persino ai prodotti mirati alla sterilizzazione dei riproduttori, creando generazioni immuni, longeve e pasciute. L’ultima soluzione esasperata può essere il veleno, ma esso distrugge un ecosistema già fortemente indebolito: un colombo o un roditore avvelenato può essere il pasto di un cane randagio o di una delle poche poiane o, sparvieri, astori, falchi o nibbi che si addentrano raramente in città per cercare un po’ di cibo, uccidendo anche coloro che consumano il pasto avvelenato. Oltre al fatto che se consideriamo la sensibilità degli utenti nei confronti del benessere animale, sicuramente il veleno non agisce nella maniera rapida e indolore che si può augurare a un essere vivente che infondo indirettamente abbiamo foraggiato e avvantaggiato proprio noi, permettendogli di prosperare. Il Bird Control pertanto si pone l’obiettivo di non avere impatti ambientali o sofferenze di alcun genere, ma al tempo stesso mettere totalmente in discussione l’agio offerto – involontariamente – agli infestanti: il predatore rappresenta un “nemico” mortale e atavico per la preda, qualunque essa sia; il terrore e l’incertezza causati dalla ronda e dagli inseguimenti di un carnivoro rappresentano concetti semplici, diretti ed efficaci nella mente delle specie che hanno scelto di convivere accanto all’uomo proprio per allontanarsi dai territori di caccia dei loro maggiori concorrenti, in particolare dei rapaci, i quali, in base alle differenti specie, rappresentano un antagonista per tutte le tipologie di infestanti, in base alle dimensioni e alle attitudini. E qui intervenire l’esperienza e la saggezza del Falconiere professionale, il quale ha l’obiettivo di far intervenire le specie giuste di predatori così da pressare le specie giuste di prede, nei contesti più efficaci e duraturi per la bonifica

 

I FALCONIERI PROFESSIONISTI

E’ fondamentale l’importanza di un intervento pianificato con estrema cura e fin nei minimi dettagli, poiché gli infestanti sono rappresentati da specie molto intelligenti, pertanto nei decenni hanno imparato a convivere in simbiosi con l’essere umano: nei centri abitati, nelle discariche e nei campi agricoli hanno trovato cibo, tranquillità e aree perfette per riprodursi, ragion per cui un’azione di Bird Control blanda e scostante non serve a nulla: il passaggio sporadico, pacato e disorganizzato di un singolo predatore non induce l’infestate a spostarsi definitivamente per cercare altrove il benessere messo costantemente in pericolo; deve essere pressato da un gruppo di predatori troppo frequenti e troppo determinati per poterli ignorare o nascondersi per un’oretta, in attesa che tutto torni esattamente come prima. La nostra azione si concentra sull’infondere un senso di incertezza nella colonia, dove la migrazione gli risulta più comoda rispetto al cercare una soluzione per adattarsi ai nuovi predatori. Pertanto l’opera di Bird Control ha efficacia unicamente se è:

 

– Ben organizzata: deve essere eseguita da professionisti in grado di pianificare una strategia, disposti a modificarla, ritrattarla e migliorarla durante l’intero intervento, in base ai risultati e ai punti critici riscontrati

 

– Personalizzata: l’opera cambia sensibilmente in base al contesto (location, stagione, infestante, grado di infestazione) e non può essere attuata con dei criteri rigidi. Occorre inventiva, dinamicità e comprensione della “psicologia” e delle abitudini dell’infestante trattato

 

– Continuativa: l’infestate deve trovare una motivazione valida per abbandonare un sito dove fino al giorno prima mangiava, prosperava e si riproduceva senza preoccupazioni. Il predatore deve pressarlo fino a fargli cambiare abitudini: l’infestate deve preferire l’opzione di spostarsi verso un sito lontano dalla fonte di ansia che il predatore gli impone, piuttosto che vivere costantemente nell’incertezza di cosa potrebbe accadere da un giorno all’altro

 

– Sicura: si devono prendere in considerazione tutti i parametri per salvaguardare l’incolumità per i rapaci e per gli operatori impiegati. Responsabilità e buon senso devono essere parte di qualunque professionista, in qualsiasi ambito

Il nostro team si propone di avvisare il Comune, il Servizio CITES territoriale e il distretto ASL nel quale esegue un intervento così da lavorare serenamente. Per “Falconiere Professionista” intendiamo innanzitutto un appassionato che ha fatto della propria arte un lavoro. Non agisce unicamente per un compenso, ma per il piacere di vivere la quotidianità accanto agli animali, in un rapporto affiatato e di grande complicità; ha il piacere di mettere al servizio della collettività una soluzione alternativa e priva di impatto ambientale, e spesso conduce altre attività nel settore della Falconeria, quali l’opera di educazione ambientale presso le scuole e le esibizioni di volo libero, dove è lampante il rapporto di fiducia che si è formato nel tempo coi propri rapaci. Il valore del Bird Control deve considerare i pesanti costi nascosti dietro al nostro lavoro: l’acquisto del rapace, l’alimentazione, i farmaci, il veterinario, l’assicurazione, i permessi detentivi e autorizzazioni al trasporto previsti dalla legge CE 1/2005, la costruzione e la manutenzione della voliera, ma soprattutto – punto fondamentale – le ore da dedicare tutti i giorni ai nostri animali, sia per formare i giovani che per mantenere in allenamento quelli avviati al lavoro. Sarebbe impossibile farlo soltanto per denaro se dietro non ci fosse una grande passione e una motivazione più profonda, poiché gli animali non hanno né l’orologio né il calendario, per cui il Falconiere non ha un solo giorno di ferie all’anno, e deve essere pronto a controllare il benessere dei suoi animali tutto il giorno. Non sarebbe pensabile applicare tariffe basse nel nostro lavoro, poiché consideriamo innanzitutto i rischi che questo comporta: la contaminazione biologica, i possibili traumi fisici, e – punto poco considerato, ma fondamentale per il Falconiere – il carico psicologico a cui è sottoposto: il rapace – a prescindere dalla specie – è un animale molto schivo e molto sensibile, che non sceglierebbe mai autonomamente di volare nelle aree e nelle modalità che gli domandiamo; per questo il Bird Control è innanzitutto un’armonia fra rapace e Falconiere, il quale deve dosare le pause, gli allenamenti, le uscite e i premi, poiché l’animale va motivato, compreso e salvaguardato, e accetta determinati comandi e richieste unicamente se ha fiducia nel suo conduttore. Nessun Falconiere che investe molto tempo e molte risorse sulla propria formazione e sulla creazione del proprio team – di animali e di umani – può essere “economico”, altrimenti non potrebbe reggere né le spese, né gli orari, né il carico di lavoro.

 

L’OPERA DI BIRD CONTROL

 

Il Bird Control nasce prevalentemente negli aeroporti, siti nei quali i danni causati dagli infestanti che collidono accidentalmente contro i velivoli e le apparecchiature sono nettamente superiori al costo dell’ingaggio di un team di Falconieri che operano in maniera fissa – 7 giorni su 7  -nell’area da bonificare. Tale pratica negli anni è diventata un lavoro vero e proprio, offerto anche ai privati, alle Aziende, ai Comuni e alle discariche, in ambito rurale ed urbano, affinché tutti i committenti possano liberarsi dagli infestanti indesiderati, facendo dei Bird Control l’unica soluzione priva di impatto ambientale. Sebbene a parole possa sembrare entusiasmante, nonché un settore destinato ad espandersi considerato il proliferare incontrollato di colombi, corvidi, e quant’altro, esso trova invece molta diffidenza nel nostro campo, al punto da aver scisso profondamente la Falconeria. Viene preso in considerazione da pochissimi Falconieri in Italia poiché rappresenta un impiego pericoloso e complicato in tutti i suoi passaggi; la pianificazione deve modellarsi sulle diverse reazioni degli infestanti, la presenza dei Falconieri dev’essere costante, bisogna possedere un parco rapaci del valore di decine di migliaia di euro, e bisogna contare su un team di appassionati in grado di addestrare ed allenare quotidianamente gli animali. Non è un lavoro dove si trovano facilmente dei collaboratori disposti a certi sacrifici, certi orari e certe strategie di squadra, e paradossalmente nemmeno a fronte di interessanti compensi si trovano Falconieri seri, sufficientemente formati, o motivati ad imparare le tecniche; altri non reggono la complessità e la dinamicità dell’incarico, l’ipotesi di lavorare in ambienti malsani e ristretti, di operare sui tetti o nei campanili, altri non raggiungono il feeling necessario per capire il rapace e domandargli il massimo delle prestazioni pur senza forzature, per cui trovare dei professionisti nel nostro settore è rarissimo, e questo spiega perché nonostante il settore sia potenzialmente fiorente siamo ancora una “nicchia”, e la maggior parte delle Provincie è sprovvista di personale da contattare. Noi stessi pur abitando nella Valdinievole siamo stati contattati negli anni da numerose Province, alcune molto lontane da noi, stupendoci che nessun collega se la sentisse di proporsi o di vincolarsi con dei contratti, anche a fronte di proposte interessanti. Per correttezza vanno fatte alcune precisazioni riguardo al Bird Control, affinché non si creino delle aspettative irrealizzabili o dei fraintendimenti.

 

– Il semplice intervento di un Falconiere per una singola giornata o per un breve periodo non porta a nessun beneficio duraturo, pertanto diffidate da chi vi promette grandi risultati senza fatica e a spese irrisorie: chi ve lo sta proponendo o è un incompetente o sa benissimo che dopo aver intascato qualche soldo sarete in breve tempo al punto di partenza, poiché gli infestanti imparano a nascondersi all’arrivo dei Falconieri, tornando in loco quando cessa il pericolo e il predatore scompare

 

– Il Bird Control necessita di un’opera di mantenimento: anche nel caso di un intervento perfetto nell’esecuzione e nelle tempistiche, com’è auspicabile, pressando i nocivi e obbligandoli a migrare, le colonie inviano saltuariamente delle “sentinelle” per fare un giro di ricognizione, e se durante la ricognizione non trovano i Falconieri a ricordargli le motivazioni della migrazione forzata, gli infestanti si ristabiliscono nuovamente, colonizzando gradualmente le aree bonificate

 

– E’ da considerarsi indispensabile un programma personalizzato per conseguire un risultato concreto e duraturo, ma soprattutto onesto nei confronti della spesa da sostenuta dal cliente e realistico nei confronti delle sue aspettative

 

– Non è possibile prevedere con precisione le tempistiche per vedere dei risultati apprezzabili, né l’evoluzione del contesto, poiché gli infestanti sono molto intelligenti, furbi e tenaci, e faranno di tutto per non perdere la loro “casa”; d’altronde se per molto tempo hanno usufruito liberamente di un’area, il motivo che li ha fatti prosperare è lo stesso che li fa ritornare, appena cessato il pericolo rappresentato dai predatori che i Falconieri immettono nell’area

 

– La sola presenza fisica di un rapace immobile e dall’atteggiamento mansueto non traumatizza l’infestante: se l’impatto non è pressante e mozzafiato fin da subito, in pochi giorni le prede si abituano a vedere fisicamente il rapace, esattamente come si sono abituati alle automobili, ai camion, ai pullman, ai trattori, alla folla, alle sirene e al bestiame. Il predatore deve comportarsi in una certa maniera, in una via di mezzo ben studiata fra lo spaventarli (al punto giusto da convincerli ad abbandonare l’area) e il lasciarli incolumi, per rispettare la sensibilità di coloro che non vogliono vedere la propria casa, la propria azienda o la propria città trasformarsi in un “Far West” di prede martoriate

 

– Sono indicate solo talune specie di rapaci, costose nell’acquisto, con caratteristiche fisiche e psicologiche ben precise; se si considera che a un falconiere professionale occorrono circa 6 mesi per formare un nuovo rapace e renderlo pronto a un’azione di Bird Control seria e continuativa, se l’esemplare dovesse ammalarsi, smarrirsi, fratturarsi o decedere durante alza bonifica rappresenterebbe un grave danno per la nostra attività, pur essendo stato dolorosamente preso in considerazione. Il Bird Control è pericoloso per i nostri rapaci e per i nostri operatori, ragion per cui è impossibile mantenere tariffe basse che non sostengono i costi gestionali e collaterali; devono essere previste spese mediche e veterinarie, e l’acquisto di rapaci sia aggiuntivi che sostitutivi

 

– La “telemetria” (ossia i dispositivi di trasmittenti e riceventi per il recupero dei rapaci che si allontanano, ad esempio per uno spavento, o nella frenesia di inseguire un infestante) deve essere sottoposta alla manutenzione, può essere danneggiata durante le collisioni e il volo, o smarrita, ragion per cui il preventivo include la manutenzione e la sostituzione dell’apparecchiatura fondamentale

 

– E’ importante considerare il rischio biologico che il rapace rischia di portare nella nostra sede ogni volta che esegue un intervento di bonifica: il gruppo di rapaci scelto per un intervento deve essere isolato dagli altri esemplari del nostro Centro di Falconeria in un’area di quarantena, deve essere monitorato molto più degli altri, dobbiamo essere pronti ad intervenire tra il veterinario e l’utilizzo di farmaci nel caso di contaminazioni, e necessita di antiparassitari ed integratori specifici; i rapaci sono fortemente a rischio per il vaiolo, la tricomoniasi, la coccidiosi, l’aspergillosi e l’infestazione parassitaria esterna/interna (soprattutto pidocchi, zecche, acari e vermi intestinali).

 

Diffidate pertanto dai preventivi eccessivamente bassi e da chi non lo fa per lavoro, poiché occorre una determinata preparazione e delle autorizzazioni per offrire un servizio serio. Il semplice acquistare o detenere fisicamente un rapace non porta a nessuna variazione dell’infestazione, poiché il rapace se è semplicemente stabulato in una voliera o se viene fatto volare in circostanze “pacifiche” non spaventa gli infestanti, i quali arrivano a convivere (paradossalmente) con il predatore, imparando a conoscerlo e prevederlo, comprendendo che non rappresenta una minaccia… Noi stessi nel nostro Centro per i primi anni abbiamo assistito ad imbarazzanti convivenze fra i nostri rapaci e i colombi, i quali si ignoravano a vicenda, poiché l’addestramento da noi scelto inizialmente verteva sulle dimostrazioni di volo e sul lavoro coi bambini, formando rapaci molto tranquilli e dal volo lento e lineare. Appena abbiamo preso in considerazione l’idea di aderire ai progetti di Bird Control per ampliare le nostre attività e abbiamo formato delle nuove generazioni di rapaci atti alla predazione e all’inseguimento, anche senza finalità venatoria, i colombi sono spariti dalla nostra area, e mensilmente mandano le “sentinelle” a controllare se l’area sia tornata favorevole alla colonizzazione: è importante scacciare prontamente tali sentinelle, cosicché dissuadano le loro colonie a non tornare nella nostra area, che attualmente è del tutto sgombra da infestanti di alcun tipo, e senza nessun impatto ambientale. Diffidate inoltre della proposta di vendervi un rapace “già addestrato al Bird Control”: innanzitutto se fosse seriamente addestrato a tale impiego costerebbe svariate migliaia di euro, ma in ogni caso necessiterebbe di un Falconiere con esperienza nel settore dell’allontanamento nocivi, poiché il rapace da solo difficilmente prederebbe gli infestanti di cui avete bisogno, e anche se fosse il numero sarebbe talmente esiguo da non fare la differenza (un colombo può offrire anche 3 giorni di pasto a un rapace, oltre al fatto che mirerebbe quasi solo ai giovani incapaci di volare, alternandoli ai soggetti anziani e disabili, portando la vostra colonia all’eccellenza, poiché epurata dagli esemplari più deboli e infertili). Come se non bastasse, senza il giusto feeling fra il rapace e il suo operatore il Bird Control risulta inefficace, poiché il Falconiere deve eseguire i comandi e fornire le gratificazioni al rapace senza metterlo in pericolo, senza metterlo nella condizione di fare una “strage”, e al tempo stesso senza stressarlo eccessivamente o demoralizzarlo. Non pensate dunque sia un’operazione semplice o rapida, perché i nocivi sono numerosi e molto intelligenti, e occorrono determinati percorsi per ottenere dei risultati apprezzabili. Ottenuti infine i risultati sperati – in tempistiche ragionevoli per il cliente ma al tempo stesso realistiche per il Falconiere – devono essere mantenuti tramite interventi durante il mese atti a scoraggiare il ritorno degli infestanti, i quali sicuramente proveranno a riprendere il possesso delle aree nelle quali avevano avuto cibo, nidi e ripari, nell’attesa che il predatore scompaia. C’è inoltre il rischio che nuove colonie migratrici in cerca di territori idonei trovino sgombera e – pertanto – perfetta l’area da voi bonificata, e se in una prima esplorazione non incappassero nel Falconiere coi predatori al seguito, vi trovereste a ricominciare tutto d’accapo, poiché i migratori fraintenderebbero la motivazione di tanta pace ed abbondanza, ottenuta faticosamente. Il Bird Control pertanto deve permettere la circolazione di un predatore pressoché “fisso”, o almeno “costante”, affinché privi gli infestanti della serenità di nutrirsi, di girovagare e riprodursi indisturbati nella vostra area, fino a raggiungere un numero di esemplari da collasso. Spesso nel bilancio finale viene a costare meno il Bird Control della manutenzione richiesta dagli infestanti (deiezioni, salme, uova, odori, strutture danneggiate, parassiti, malattie agli abitanti e agli animali domestici, esasperazione collettiva, etc). Se alcuni utenti reputano “poco efficace” il Bird Control, onestamente la colpa è da imputare ad operatori poco formati che non hanno operato in maniera efficace, o a budget troppo limitati che non consentono gli interventi corretti (poche uscite durante il mese, troppo blande, con rapaci mansueti, troppo rapide nello svolgimento, sempre negli stessi orari fino a formare un routine per le prede) e la relativa manutenzione (pochi sopralluoghi durante il mese, o – peggio – l’interruzione totale della presenza dei rapaci) permette agli infestanti di tornare gradualmente, o di nascondersi soltanto per il tempo in cui il Falconiere opera, per poi tornare appena cessata la minaccia. Spetta a voi valutare se il disagio causato dagli infestanti, i danni fisici ed estetici e le possibili contaminazioni biologiche valgono la pena di un’azione seria di Bird Control, quale noi possiamo offrirvi.

 

LA STRATEGIA

 

La strategia utilizzata dal nostro team consiste nelle seguenti tappe:

 

– Un primo sopralluogo nel sito da bonificare, così da conoscere la tipologia di problema da affrontare e il cliente (aspettative, budget, preferenze)

 

– Pianificare un percorso iniziale, che andrà per “tentativi” così da valutare le reazioni degli infestanti, per decidere come comportarsi di conseguenza e come evolvere il lavoro

 

– Prevedere un interscambio di rapaci, sia nel numero degli esemplari che nelle specie impiegate, così da avere un forte impatto emotivo sugli infestanti predati da varietà diverse

 

– Utilizzo dei Droni e dei dissuasori acustici

 

– Ottenuti i primi risultati, stabilizzare la strategia nei punti più efficaci, mantenendo una mentalità elastica

 

– Arrivati alla bonifica dell’area, pianificare (e attuare) gli interventi di mantenimento così da impedire il ritorno degli infestanti

 

Il nostro team si offre disponibili a riunioni con il cliente almeno una volta al mese per aggiornarlo sugli sviluppi, per coinvolgerlo nell’opera e per valutare la sua soddisfazione. Si offre inoltre disponibile a firmare fogli di presenza, ad essere munito di un tesserino, di indossare divise o segnalatori, e di essere monitorato dal cliente o dal personale che abbia il piacere o la curiosità di seguire il nostro operato

 

 

 

 

 

TIPOLOGIA DI RAPACI

Convenzionalmente vengono utilizzati per il Bird Control esemplari dell’Ordine dei Falconiformes e degli Accipitriformes, autoctoni ed esotici, i quali, essendo i predatori naturali delle specie pressate, spaventano e allontanano gli infestanti, e – cosa più importante di tutte – li dissuadono a tornare, rendendo inospitale l’area di nidificazione, sosta e/o alimentazione. Normalmente il nostro team utilizza: pellegrini (Falco peregrinus), sacri (Falco cherrug), lanari (Falco biarmicus), girsacri (Falco cherrug X rusticolus) e Harris (Parabuteo unicinctus)

 

TECNOLOGIA DRONE

Siamo gli unici in Italia che hanno adottato la tecnologia drone sul bird control. Dove risulta difficile l’utilizzi dei rapaci infatti, possiamo mettere in volo i droni (sia ad ala fissa sia quadricotteri) con cui possiamo dissuadere i volatili infestanti soprattutto i gabbiani, sia reali che comuni, aiutando così il lavoro dei rapaci. Abbiamo tutte le certificazioni dell’ENAC inerenti al caso.

 

DISSUASORI ACUSTICI E VISIVI

Ci avvaliamo altresì di dissuasori acustici e visivi per incrementare ancor più lo stress psicologico degli infestanti